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La mia storia, dalla band ad oggi

BIOGRAFIA

L'inizio da musicista e la formazione dei VSS

Non so dire con esattezza quando iniziai a suonare.

 

Alcune foto mi ritraggono a 3 anni già intento a pigiare tasti a caso di una vecchia tastiera, la stessa che poi ripresi in mano molto più tardi. A dir la verità però il primo vero strumento a cui mi approcciai con serietà fu la chitarra. A 8 anni circa (2003) mi iscrissero ad un corso per principianti. Andavo una volta a settimana, ma la difficoltà più grande era in primis riuscire a coprire con le dita tutte le corde e, avendo la mano all'epoca molto piccola, la sesta corda era praticamente un optional non attivabile. Bene, di quel corso non mi rimase niente, se non alcuni spartiti e mi rendo conto solo ora che quelli che il mio maestro mi faceva suonare... non erano accordi. Dopo un anno di corso smisi del tutto.

 

Negli anni seguenti cominciai a scrivere canzoni. Scrissi la mia prima canzone nel 2004, era dedicata ad una mia compagna. Non sapendo suonare non avevo una base, forse neanche in mente, ma canticchiavo semplicemente la melodia in testa. Ne scrissi parecchie, ovviamente il testo lasciava molto a desiderare, ma non fu tutto da buttare anzi: quella mia primissima l’ho arrangiata proprio quest’anno, dopo 15 anni, trovando finalmente l’accompagnamento giusto e devo dire che non è venuta male.

 

Successivamente tra il 2007 e il 2008 vidi per caso su mtv un concerto di Michael Jackson (probabilmente di Monaco o Bucarest del 1992). Fino ad allora ne avevo solo sentito parlare e avevo visto qualche servizio al tg sui suoi processi (mi sembra di ricordare un servizio del 2005 in cui si diceva che l'avessero dichiarato innocente). Dunque non mi ero fatto un'idea troppo positiva sul suo conto ma mi incuriosiva il suo moonwalk. Così quando arrivò Billie Jean ad un certo punto lo vidi partire con quel passo che mi fece esclamare "questo è un mostro!". Rimasi incredibilmente sorpreso e iniziai a cercare video in cui faceva quella camminata e poi video delle sue canzoni... alla fine senza rendermene troppo conto ne diventai un vero fan. Naturalmente volevo anch'io imparare quel passo e così cercai dei tutorial su internet e ricordo che quando l'ebbi imparato pensai di essere uno dei pochissimi al mondo a riuscirci (oggi saper fare il moonwalk è come saper giocare a poker). Ricordo anche che andavo in biblioteca multimediale con degli amici e una buona metà del tempo la passavo a vedere video dei suoi live e quello fu anche il primo approccio a youtube. Poi però non mi accontentai e volli imparare anche a suonare le sue canzoni.

 

Così ripresi in mano quella tastiera che non avevo mai saputo suonare veramente e provai ad imparare qualcosa: gli accordi ancora non li sapevo, ma imparai a riprodurre le melodie. E fu così che iniziai a suonare la tastiera. Cominciai anche a suonare a due mani ma facevo mezzi accordi, non proprio completi, anche perché non ne volevo sapere di imparare seriamente da qualcuno, ho sempre voluto fare tutto da solo. Appena imparavo una canzone registravo subito con il lettore mp3 (ho ancora tutte quelle registrazioni nel mio hard disk). Altra curiosità che forse non tutti sanno è che quando ero da solo prendevo la telecamera e filmavo i miei balletti alla Michael Jackson, alcuni sono finiti su un dvd che tengo in casa ben nascosto.

 

E arriviamo al 2009. Cultura musicale profondamente Jacksoniana, tecnica esecutiva molto "fai da te", una tastiera: con questi strumenti mi preparavo a formare una band. Nell'estate di quell’anno stavo andando da un mio amico per consegnargli un testo (uno dei tanti dedicati a quella mia compagna) e gli avevo già parlato di questa mia idea: la band. Eravamo 3 amici d'infanzia, volevo fare una cosa con loro che ci potesse entusiasmare e legare ancora di più. L'idea nacque quando gli dissi che stavo imparando a suonare e lui, che sapeva cantare, si cimentò con me in qualche cover di Michael Jackson (perché sapevo suonare solo quelle). Dopo aver suonato qualche canzone mi venne la grande idea di formare una band. In seguito prendemmo il nome di VSS (VersuS le Sfide).

Non voglio dilungarmi oltre, vi dico solo che se volete saperne di più e conoscere tutta la nostra storia potete leggere e scaricare il pdf che trovate qua sotto. Si tratta del racconto che scrissi durante e dopo la fine della band, c'è tutto quello che mi ricordo nei minimi dettagli, il tutto col mio personale e sincerissimo punto di vista in merito.

Il "dopo VSS"

Chiusa definitivamente l'avventura coi VSS, avremmo dovuto trovare un cantante o meglio ancora una cantante. A me e al bassista (Simone) venne in mente la stessa idea: contattare la sua amica Martina.

Così entrò nel gruppo e in quel momento posso dire di aver assistito alla miglior formazione mai fatta nella nostra carriera. Nonostante siamo rimasti in piedi poco tempo, quello secondo me è stato il picco più alto raggiunto: eravamo in 4, l'essenziale, in sintonia, tutti ad un discreto livello.

La cosa che mi sorprese di più di lei è che le chiesi di cantare un nostro pezzo e le dissi che la melodia seguiva le note del basso. Senza averla mai sentita, lei la cantò uguale a come doveva venire, anzi meglio, e lì mi resi conto di avere di fronte una professionista finalmente.

Abbiamo fatto qualche prova in sala con delle cover per 2 o 3 appuntamenti in totale, poi tra lei e il bassista ci furono dei problemi sentimentali e Martina non se la sentì di continuare.

 

Così sul finire del 2013 eravamo nuovamente in cerca di una voce.

Qualche tempo prima avevamo assistito al saggio di Simone e Martina e degli studenti nei vari corsi musicali. Sul palco non potei fare a meno di notare due cantanti molto belle e forse anche brave (ma l'attenzione tecnica era calata leggermente quella sera). Dissi a Bayron (batterista) che se mai avessimo avuto dei problemi, loro sarebbero state le sostitute perfette. Così quando Martina lasciò la band, chiesi a Simone, che le conosceva, di contattarle e proporgli di fare qualche prova con noi. Ricordo anche che parlando con Bayron gli dissi che sarebbero state il nostro trampolino di lancio, perché avrebbero incrementato notevolmente l'immagine della band. Non ricordo quante volte provammo, forse due, ma in quelle prove mi resi conto che non saremmo andati da nessuna parte: non erano delle cantanti se non per gioco, non avevano una sufficiente cultura musicale, poca serietà ed inoltre non c’era sintonia tra noi e loro (una band a metà). Dopo poco tempo anche loro non si fecero più sentire e dunque fu un'indiretta ma chiarissima uscita dalla band. Nuovamente avremmo dovuto ricominciare da capo.

In tutto ciò il nome della band è sempre stato l’ultimo pensiero, ma ricordo che con quest’ultima formazione c’eravamo chiamati “call and meet”. Inoltre, piccola curiosità, in quel periodo avevo tirato fuori un’idea musicale molto funk pop che avrei voluto proporre alla band come inedito. Quella base sarebbe diventata più tardi “Let’s dance”.

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Tornando alla cronostoria, era circa il 2014. Fu l’anno in cui decisi di prendere seriamente in mano il canale youtube, aperto nel 2010 per caricare le canzoni fatte con i vss, e così iniziai a fare tutorial. Il resto è storia. Comunque, avevo da qualche mese iniziato a suonare alle messe nel mio oratorio e alla nostra "band liturgica" si era da poco unito un certo Andrea come chitarrista. Un giorno gli chiesi se sapeva anche cantare, avendolo sentito accennare qualcosa, e alla risposta affermativa gli chiesi subito se gli andava di entrare nella nostra band come chitarrista e cantante principale. Accettò quel ruolo da titolare e successivamente andammo a provare in sala con qualche cover. Il bassista però era poco presente e per questo non riuscivamo a vederci più di una volta al mese per provare, il che rendeva impossibile un serio sviluppo del gruppo. Il nome era sempre l'ultima cosa a cui pensare ma io ne avevo ideato uno provvisorio: "last chance". Fu accettato da tutti momentaneamente ma per me voleva dire tanto, tutto: questo sarebbe stato l'ultimo tentativo di formare una band e se neanche questa volta fosse andata a buon fine avrei smesso di provarci.

Ci furono due acquisti e una partenza. In pratica Andrea conosceva un certo Mattia, chitarrista, e gli chiese di entrare nella band. Dopo un primo incontro di gruppo, Simone se ne andò. Me lo disse per messaggio privato solo a me e uscì dal gruppo di whatsapp in silenzio. Il motivo? Divergenze artistiche. Probabilmente il nuovo entrato fu determinante a tal proposito. Infatti in quell'incontro notai un leggero scontro tra i due, per meglio dire Mattia indirettamente lo prese in giro per il fatto che non fosse tecnicamente preparato e proponeva cover senza senso. Non aveva tutti i torti, ma c'è modo e modo di dire le cose, e quel modo a Simone non piacque. Così mi si accese una luce. Martina se n'era andata per le discussioni che aveva avuto con lui, quindi ora poteva benissimo rientrare. Lei infatti accettò subito ammettendo quanto desiderasse tornare nella band.

 

Era all'incirca gennaio 2015 quando nacque la nuova formazione. Incominciammo come al solito con delle cover, molte cover, ma ci venivano anche abbastanza bene. Ognuno aveva i suoi impegni quindi andavamo in sala di sera più o meno una volta a settimana. Avevamo la peculiarità di scambiarci gli strumenti: non avendo un bassista ed essendo tutti e 3 chitarristi, chiedevamo in prestito un basso e lo suonavamo a turno a seconda delle canzoni. Su questa caratteristica avrei voluto basare il nome della band, ma venivano fuori cose strane e mai propriamente azzeccate, e poi non riuscivamo a metterci d'accordo. Io avevo proposto "scambisti" e già mi immaginavo una risposta ad un possibile "Perché?" magari chiesto in una futura intervista: "Perché ci scambiamo gli strumenti, che per noi sono come dei partner". Tutto filava, tranne per la ricerca google che avrebbe portato a risultati imbarazzanti. Dunque il nome l'abbiamo sempre rimandato e sul gruppo whatsapp continuava a rimanere quel "last chance" che presto si sarebbe rivelato profetico.

Stavamo anche iniziando con un inedito, musica quasi completa, testo ok, ma poi qualcosa andò storto. Motivi: divergenze artistiche ma anche e soprattutto caratteriali.

Ricordo che un giorno ci incontrammo per discuterne apertamente. Principalmente era Mattia che si rivelava sempre assente alle prove, spesso avvisandoci all'ultimo, cosa che mi ha sempre fatto imbestialire già ai tempi dei VSS. Dopo quell'incontro sembrava pace fatta. Ma poi non ci siamo neanche più rivisti per una prova. Martina su whatsapp ci disse che non sopportava questa situazione, voleva più dialogo all'interno del gruppo, inoltre non aveva neanche da perdere una sintonia di genere poiché lei propendeva da sempre più per il soul rispetto al rock. Dunque lasciò. Mattia aveva già in segreto trovato un altro gruppo e se ne andò anche lui.

A quel punto io Bayron e Andrea decidemmo di chiuderla qui per "mancanza di budget" direi. Non avevamo più tempo e voglia per tornare a cercare altri componenti e ognuno aveva i suoi impegni che prendevano sempre più tempo. Il nome dunque si dimostrò corretto e così a febbraio 2016 circa terminò l'avventura con le band.

 

Dal 2016 al 2018 posso dire di aver portato avanti la mia carriera solista.

Sempre a febbraio 2016, per la precisione il 29, é uscito il mio brano più famoso, “The Technology”. Nel maggio 2016 ho pubblicato il mio primo album strumentale, Medieval Walker, che raccoglie tutti i brani composti da quando ho iniziato a suonare fino a quel momento. Poi ho ripreso con i singoli. A dicembre ho pubblicato “Take a breath”, poi via via sono arrivate le altre. Quell’inedito che stavamo componendo con i Last chance partiva da una mia idea musicale e da un testo di Martina. Io quindi ripresi ciò che era mio e venne alla luce “Tempo è Denaro”, pubblicata poi nel 2017.

L'ultimo singolo interamente mio é uscito nel giugno 2019, "sempre in quel posto".

Dal 2018, dopo averlo sentito cantare una parte di "a due passi", é iniziata la collaborazione con Il Vichingo per un album di soli inediti che ha visto un primo assaggio con “Il Signor Nessuno”. Prevediamo di pubblicarlo all'inizio del prossimo anno.

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Inaspettatamente a dicembre 2018 si é riaperta una parentesi con le band: mi sono ritrovato con 3 nuovi compagni (tra cui Andrea) e sono nati i SINAD.

Nel marzo 2019 finalmente è arrivato il primo concerto, proprio con loro, nel quale abbiamo suonato le nostre cover preparate a lungo in sala prove e venute quasi meglio in live. Fu davvero un'esperienza indimenticabile. Poi abbiamo continuato, ampliando il nostro repertorio, e stavamo quasi per fare un inedito. Ma ad un certo punto l'umore generale é un po' sceso e senza dirci nulla non ci siamo più visti. Attualmente non saprei definire la situazione, fatto sta che non proviamo da 4 mesi, quindi per me é finita lì.

 

Nel frattempo non ho mai abbandonato la mia carriera solista, poiché so quanto tempo durano i gruppi e ho tanta voglia di fare tutto ciò che mi viene in mente.

A maggio 2019 ho pubblicato il mio secondo album, stavolta con un'etichetta, Rehegoo Music, ed é un concept album il cui significato lo si può scovare nella copertina e nella tracklist.

Ho quasi finito il terzo album, interamente elettronico, che prevedo di far uscire ad ottobre.

Certo una band è sempre una band, fa figo già solo a sentire il nome, si condividono paure, ansie da palcoscenico, emozioni... tutto (anche i soldi nel caso). Ma trovare gente seria è difficilissimo, non è detto poi che ce ne sia nel luogo in cui vivi, potresti essere costretto a cambiare città (così come per trovare l'anima gemella, se esiste). Se sei da solo invece ti puoi autogestire, hai i tuoi tempi, non c'è da mettere d'accordo nessuno se non te stesso, quindi dal punto di vista musicale è perfetto. Il lato negativo è che se mai ci sarà un palco da calcare, l'ansia sarà tutta per te. Ad oggi però non ne vedo il rischio.

Sempre quest’anno ho anche chiuso con youtube visti gli scarsi risultati. Ho sempre fatto video di ogni tipo con l’obiettivo di fare tante views per cercare di farmi dei fan. Ha funzionato per un 20%, mi aspettavo di più. Mi sono accorto che questo tentativo vano mi ha comunque sottratto tantissimo tempo libero ed è anche per questo che ci ho sempre messo tantissimo per produrre la mia musica. Ora il canale resta uno spazio in cui condividere inediti e cover principalmente. E se il prossimo mese esce l’album, saranno due album in un anno, quindi significa che avevo ragione.

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